già, peccato che la rete la conoscono in pochi,
ricapitolando, i termini in rete sono i seguenti:
- policy del sito: la netiquette del sito, ad esempio se spammi ti banno e buonanotte, non scrivere sconcerie e non postare immagini sconce altrimenti prima le cancello e poi ti sospendo per un mese...
- informativa art. 13 privacy: deve essere pubblicata nel sito e descrive come il sito usa i dati e quali dell'utente anche non registrato, ad esempio uso dei cokies, ricorda i diritti e dichiara il responsabile del trattamento, ne avevo postato un esempio che sta ancora in questo forum
- consenso al trattamento: riguarda solo dati particolari in genere sensibili, non chiederli è ottima cosa, non ti chiedo niente quindi non mi serve il consenso, in caso di richiesta di molti dati va valutata la possibilità di dover effettuare la comunicazione al garante se omessa sono multe.
- consenso all'invio di una newletter: deve essere documentabile e le sanzioni per spamm non sono uno scherzo, ci sono utenti che non gradiscono ricevere niente perchè semplicemente sono straziati dagli spammers che odiano
- condizioni contrattuali: riguardano una tipologia contratto non mille, non è una polpetta ma una appendice ad un contratto vero, ad esempio se compri da me lo fai a queste condizioni, attenzione al codice del consumo e non solo anche alla normativa in materia valutaria, solo per fare un esempio il rimborso di un acquisto fatto con carta di credito prevede che la somma segua il percorso a ritroso, altrimenti sono multe.
detto questo, visto che non chiedi dati personali non hai particolari obblighi, non capisco la voglia di mischiare invio di news letter alla prestazione di servizi diversi, che siano gratis o meno non importa, sono cose diverse e la tua difficoltà scaturisce proprio da questa .... come dire? esigenza particolare che poi particolare non è perchè così fan tutti, come risolvere? il modo è uno solo: serve il consenso all'invio della news letter e devi poter documentarlo mentre per i servizi basta le condizioni contrattuali e la spunta ovvio che se fosse un blog dove ti diletti la cosa è fattibile anche con accrocchi ed escamotage vari, ma se fosse una cosa seria allora servono soluzioni serie perchè le eventuali multe e le perdite di immagine non sono scherzi.
Ci sono aziene che investono milioni nella correttezza, ad esempio apprezzo molto un grande sito di e-commerce dove ho acquistato delle memorie per il pc, dove ho negato il consenso all'invio ed effettivamente non mi ha mai spammato, se lo avesse fatto non ne conserverei una immagine positiva, quanto vale sta cosa? per loro evidentemente molto perchè i cataloghi che mi hanno inviato costano una botta di euro mentre a fare i furbi mi spammavano e buonanotte.