Ringrazio Daniele Pinna per questa sua interpretazione ed articolo divulgativo.
Personalmente non credo che le centinaia di migliaia o forse milioni di siti che utilizzano Google Analytics con le impostazioni di default debbano pagare la notifica al garante e relativa spesa di 150 Euro. Come specificato nell'infografica è sempre la "terza parte" che si dovrà occupare di fare la notifica e non noi che usiamo il suo servizio sui nostri siti.
Prego Alexred... grazie a Te dello spazio :-)
Da quello che ho visto sui diversi account GA che ho dei miei cliente, sui quali NON credo di aver fatto nessuna impostazione particolare (generalmente lo uso solo per "vedere le visite" senza fare nessuna analisi più avanzata), l'unica impostazione che trovo sempre attiva è quella relativa a "Prodotti e servizi Google" (punto 4 nell'Articolo).
Li altri li trovo sempre disabilitati...
Inoltre sulla battuta finale riferita al fatto che anche cambiando le impostazioni del proprio account la terza parte possa fare ugualmente quello che vuole credo ci sia un contratto ben preciso fra noi e la terza parte e non credo ci possa essere scritto che possono comunque fare come vogliono.... ma premetto che io quel contratto non l'ho mai letto
Io come [quasi] tutti i contratti ho iniziato sicuramente a leggerlo.
Però non ricordo credo di essere andato fino in fondo :-)
Idem per i vari aggiornamenti che sono stati fatti.
Questo è il link...
http://www.google.com/analytics/terms/it.htmlUno dei principali dubbi è:
Come posso dimostrare, in caso di contestazione, che ho richiesto a google di non incrociare i dati per tempo e non magari il giorno dopo che mi viene fatta la contestazione?
Questa è una delle domande che proverò a suggerire ad uno dei miei Contatti su Google+ che è fra i pocchissimi che sono riusciti a prendere un posto al
Seminario "Cookie e protezione dei dati personali"che si terrà Venerdì 3 luglio a Roma.