Non vorrei peccare di presunzione, ma credo che una persona che impiega non meno di 15 giorni e 12 ore al giorno per fare un sito, non possa permettersi di mettersi a vendere siti internet... a meno che i siti che crea non siano siti da centinaia di pagine con grafiche, aplicazioni e script "assurdi"...
Tu non solo pecchi di presunzione, ma parli anche senza neppure sapere di cosa parli. Però hai la pretesa di sparare cifre a vanvera solo per tentare di sostenere una tesi sbagliata a priori, arrampicandoti su tutti i vetri di Manhattan.
È evidente che in un mondo come il nostro dove la gente si improvvisa ogni giorno e pensa che avere un computer vuol dire essere capace di fare tutto, vale tutto e il contrario di tutto.
Punto 1I minimi salariali in un lavoro professionale non esistono. Valgono solo per i dipendenti e molto spesso se uno è capace, percepisce molto di più rispetto al minimo salariale. Inoltre chi è stipendiato prende i soldi tutti i giorni, che ci sia lavoro o no, ed un'azienda alla quale un dipendente costa 150 € al giorno, non venderà mai il suo lavoro allo stesso prezzo che costa, anche perché a quel costo devi aggiungere le spese generali, di vendita, di pubblicità, gli impevisti, l'ammortamento dei macchinari e delle attrezzature, il guadagno d'azienda, il guadagno degli amministratori, gli investimenti futuri, le iniziative nelle quali ci perdi e le tasse che corrispondo al 50% degli utili. Totale la giornata di un dipendete, se un'azienda vuol stare in piede deve essere venduta almeno a 450 €.
Punto 2Se su un sito non ci stai almeno 15 giorni non fai un sito ma butti giù qualcosa tanto per fare.
Io ho un sito, dove non ci lavoro tutto il giorno, ma ogni giorno da 9 mesi ad oggi ci dedico almeno un'ora al giorno. E in questo tempo controllo le cose, vedo quello che è successo metto a posto quello che serve, ma chissà come mai l'ultimo mese è stato visitato da 5000 persone…
Punto 3Sei liberissimo di farti pagare quanto vuoi, tanto il mercato è talmente spxxxxxxto che uno in più, uno in meno non fa differenza e non entro neppure nel merito di quello che sai fare effetivamente e di come lo fai, basta che non ti elevi a giudice. Non hai né l'autorità per farlo, né l'esperienza per dirlo. Una cosa è avere un'opinione, un'altra è emettere delle sentenze.
Punto 4Visto che mi hai invitato a cambiare mestiere, senza sapere neppure chi sono, senza neppure porti il dubbio del perché ho fatto certe affermazioni, ti do qualche piccolo stralcio di quando ho iniziato a lavorare su internet:
1995 - sito di e-commerce per un consorzio alimentare
1996 - prima rivista on-line italiana sui videogiochi (si poteva anche giocare)
1997 - prima agenzia di reclutamento personale con tecnologie multimediali
1998 - sito di e-lerning intranet per il call center di una primaria compagnia telefonica
Punto 5Ti inviterei, più che altro per te, ad imparare ad ascoltare. La base della crescita e dell'evoluzione dell'uomo sta lì. Se uno non ascolta e non medita sulle cose resterà sempre quello che è. Gli altri possono darti una mano ma il lavoro devi farlo te. Ognuno ha cercato di trasmetterti le sue motivazioni per farti capire che qualcosa di quanto affermavi era da rivedere, ti abbiamo dedicato del tempo a gratis. Cerca di farlo fruttare…