opinione personale:
tutte le aziende di solito sono chiude nel loro tecnicismo, lo si nota nei siti dai menù e dalla organizzazione delle sezione categorie, ma un sito non è una brochure (a prescindere che anche le brochure ...)
così che invece si hanno quelle codifiche strane dei prodotti e delle merci come nel sito in questione,
i nostri gazebo:
standard
professional
premium
io li sostituirei con la soggettività dell'utente:
per la casa
per il giardino
per le collettività
e cose simili,
ma si sa, se piace a chi paga va benissimo anche così, anzi meglio
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PS
importante, i listini prezzi in rete seguono le regole dei negozi fisici, quindi se sono accessibili al consumatore devono, ripeto DEVONO essere iva (tutto) compreso, ma capisco che con tanti bunga bunga su cui discutere questi diventano particolari noiosi e fastidiosi previsti dal dimenticato codice del consumo, almeno fino alla prima multa che potrebbe anche arrivare seppure con un margine di probabilità del tutto irrilevante..
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PPS
mancano gli estremi di registrazione alla cciaa e il capitale sociale della srl, come previsto da una normativa del 2009
e anche la informativa sulla privacy e anche sulle condizioni di vendita una verifica con il codice del consumo alla mano sarebbe opportuna perchè qualche cosa (molte) mi sembra forzata.