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Autore Topic: Sito scolastico: accessibilità e aderenza alla legislazione in materia.  (Letto 6877 volte)

Offline Giovanni

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Ciao a tutti,
sto lavorando sul sito della mia scuola e cerco di partire con il piede giusto.......
Difficile mi direte... lo so ma tant'è.
Sono indeciso se partire con 3.2 o con 2.5; se decido di buttarmi su JFAP la scelta non si pone ma l'idea era di usare altro.
Ho visto il template Zhong ( che ho provato anche nella sua versione commerciale) che mi ha colpito perchè pubblicizza la sua accesibilità ma purtroppo non risolve il problema: se non ho capito male la validazione deve essere fatta con un Doctype di tipo strict mentre Zhong è transitional. peraltro cercando di testare la validazione vengono fuori alcuni errori su 2.5 e diversi sul 3.2.
Il problema è che i siti fatti con JFAP sono in fondo tutti uguali e io vorrei avere un certo tipo di immagine ( non chi sa che ma almeno qualcosina di apprezzabile.
Mi stavo domandando: è necessario che il sito istituzionale sia a norma o se per ipotesi io faccio un sito anche non perfettamente aderente alla normativa sull'accessibilità e in parallelo pubblico una versione "accessibile" ad es con JFAP può andare bene lo stesso?
Grazie in anticipo per le info....... per adesso poche idee ma ben confuse!

Offline giovi

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Sono argomenti molto delicati: http://www.digitpa.gov.it/normativa-sullaccessibilit

E' ammirabile che molti siti PA italiani siano sviluppati da volontari che si dedicano gratuitamente anche al loro aggiornamento ma è necessario che chi realizza il lavoro sia realmente cosciente di ciò che sta facendo: un sito anche solo parzialmente inaccessibile è un grave problema per le categorie di utenti più sensibili.
 
Il solo fatto che tu stia chiedendo se è giusto dare la priorità ad un impatto grafico, diciamo, accattivante anziché ad una versione accessibile vuol dire che il tuo obiettivo non è tanto quello di offrire un servizio a norma di legge quanto di stupire qualcuno del tuo lavoro.
 
Rifletti su questo: l'utente X affetto da disabilità visive usa uno screenreader per accedere ad internet. Apre il sito del liceo classico "P. Paperino" di Paperopoli che non è accessibile. In quel sito c'è un modo per arrivare ad un sito accessibile, ma non è quello che l'utente si aspetta e non mai saprà di quel link proprio perché nella home page manca un requisito fondamentale.
 
E' come se un uomo cieco giungesse all'ingresso di un ufficio dove c'è un cartello scritto in carattere 300pt (può essere anche 3000, sarebbe lo stesso inutile) che recita: "l'ingresso accessibile dotato del pavimento con la guida è sul retro". In questo modo salvi il pavimento originale del palazzo, che figata! ma dov'è l'accessibilità in tutto ciò?
 
 Non prenderla come una critica ma come uno spunto di riflessione su come migliorare questo servizio che fortunatamente è previsto dalla legge ma sfortunatamente (siamo in Italia, si sa!) non sempre viene messo in pratica al 100%.



Aggiungo, per non allontanarmi troppo dalla tua domanda, che per realizzare il tuo sito puoi utilizzare il template che vuoi, ma devi sempre restare all'interno della normativa. Strict non vuol dire tutto uguale, semplicemente che per ogni elemento che inserisci devi seguire determinate regole :)
« Ultima modifica: 23 Nov 2013, 18:46:41 da giovi »

Offline Giovanni

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Il problema non sono solo io: per me la cosa più importante ( scusa se pare che non abbia letto quanto hai scritto ) è che il sito faccia il suo servizio che è quello di descrivere la scuola e dare tutte le informazioni ( comprese quelle richieste dalle attuali leggi ) all'utente che lo visita.
Mancherò di sensibilità verso qualcuno ma qui in mezzo a tutte queste leggi e leggine che molti non applicano ( in questo caso basta girare per i siti ministeriali per accorgersi che l'accessibilità è di la da venire ) si rischia di perdere di vista quello che è lo scopo principale di un sito scolastico: informare.
Da quello che leggo ( io non ho evidentemente da insegnare niente a nessuno ) la stessa legge Stanca è di difficile applicazione e, forse anche ormai obsoleta.
Quindi rischiando di correre dietro a leggi scritte male ed applicate peggio, ognuno si arrangia come può ( e a volte molto male ).
L'attuale sito della mia scuola non è a norma; recentemente ho installato l'albo pretorio e mi sono proposto di installarlo su JFAP in modo che almeno quella parte avesse una parvenza di allienamento alla normativa. L'ho verificato con alcuni validatori ottenendo alla fine un OK........ anche se forse anche questo lascia il tempo che trova.
Ma a chi è responsabile della scuola ( preside e DSGA ) pare importi più la critica dell'insegnante X che in collegio docenti definisce il sito "poco accattivante" piuttosto che tutti questi discorsi.
Detto questo, non essendo in grado di scrivermi da me un template che sia rispondente alle richieste del legislatore, le soluzioni sono le due che ho esposto prima.
Da quello che dici la soluzione è una sola uso JFAP e lascio che protestino.... tanto so che spiegare loro i perchè di quella scelta non li farebbe desistere dal lamentarsi.....

Offline giovi

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Mancherò di sensibilità verso qualcuno ma qui in mezzo a tutte queste leggi e leggine che molti non applicano ( in questo caso basta girare per i siti ministeriali per accorgersi che l'accessibilità è di la da venire ) si rischia di perdere di vista quello che è lo scopo principale di un sito scolastico: informare.
Sono d'accordo con te ma questa non deve essere una scusante piuttosto un motivo in più per comprendere chi dall'altro lato non è in grado di accedere all'informazione proprio a causa di queste barriere. Che poi siano dovute alla cocciutaggine di un preside o alla mancanza di fondi è un altro paio di maniche.
La legge va rispettata perché è la legge, ma in questo caso specifico andrebbe osservato in particolar modo il diritto di tutti di accedere all'informazione che, come giustamente sottolinei, è lo scopo fondamentale di un sito.
Ai dirigenti puoi far notare questa cosa: tutti i siti delle pa (ma anche delle grandi aziende economiche ed altri enti) sono tenuti ad adeguarsi entro un certo periodo alle nuove (per modo di dire) disposizioni circa l'accessibilità, pena sanzioni disciplinari e pecuniarie.
Come hanno trovato i soldi per far uscire immediatamente la pec, trovino anche i soldi per un sito che svolga quantomeno la propria funzione. Se poi non vogliono spendere soldi incaricando un addetto ai lavori e vogliono a tutti i costi che sia tu a farlo, che ti paghino almeno un corso di formazione per il web. Si tratta di un mesetto di studio di html e css, dopodiché puoi realizzare qualunque cosa...

Offline Giovanni

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Ma se è così "semplice", possibile che non ci sia nessuno che si butta in un mini business?
Qui paiono avere tutti lo stesso problema e nessuno trovi la soluzione.
JFAP a parte ma non per criticare..... visto uno , visti tutti! :-(

Offline claudio barny

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Ciao,
Ho realizzato un sito per una scuola e subito mi sono buttato su FAP e su controllare tutti i validatori vari poi... ho scoperto che  l'accessibilità non si risolve con il codice validato e FAP installato e qui mi sono fermato a riflettere per cercare di capire cosa sia l'accessibilità.


Uno dei primi problemi, che mi hanno portato a riflettere, e stato dopoo l'installazzione di albo pretorio [size=78%]http://www.icbagnacavallo.gov.it/apo/index.php?option=com_chronoconnectivity2&Itemid=2[/size]  ho cliccato su alto contrasto e i documenti sono illeggibili ma validatore OK  :( . Prima o poi mettero mano hai css.


Poi mi sono accorto che di problematiche che i validatori non considerano ve ne sono altre. Un esempio preso da  [/size][size=78%]http://www.icbassaanaunia.it/home/[/size] vedi che la tstata e' un immagine che contiene dati importanti non accessibili, inoltre anche qui si presenta il problema dell'alto contrasto.


Poi spulciando mi sono accorto di altri piccoli e vari problemi che in un primo momento non ci si fa caso e ben venga Joomla FAP con il suo aiuto per risolvere e gestire la cosa, ma poi il sito e' fatto di tante cose, componenti che si devono integrare, testi ed immagini da valutare nonche' la stessa organizazione delle informazioni sul sito va valutata.

Offline Giovanni

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E' chiaro che il mio ultimo messaggio era una sorta di provocazione alle indicazioni di Giovi ( che ringrazio comunque per il tempo impegnato a rispondermi in maniera così precisa ).
Lui dice: "Se poi non vogliono spendere soldi incaricando un addetto ai lavori e vogliono a tutti i costi che sia tu a farlo, che ti paghino almeno un corso di formazione per il web."
Pemettetemi di fare una piccola analisi su questa frase che, formalmente, è ineccepibile.
Io sto girando a destra e a manca per capire quale sia la soluzione migliore per risolvere questo problema e non riesco a trovarla....... anche quando trovo i lavori di qualche professionista che sono dichiarati "Accessibili" vengo smontato perchè scopro che, visto che dovevo impegnarmi per fare quel lavoro ho preferito farlo secondo specifiche più attuali ( e a detta degli interrogati ) più vicine alle necessità di chi veramente queste questioni le affronta perchè ha dei problemi personali e/o fisici. La "Stanca" è ormai obsoleta e superata da standard più attuali e modeni.
Quindi....... il problema non si risolve.
Il forum inoltre è pieno di citazioni su siti fatti da professionisti che non sono per nulla aderenti alla normativa...........
Un corso di formazione per il WEB? Ma se un professionista non riesce a mettere insieme uno scatolo accessibile, come è possibile che io, anche ammettendo che abbia già determinate conoscenze in materia ( leggi non sia digiuno sull'argomento ) in un mese possa impostare un lavoro che il professionista non mi risolve durante la sua normale attività?
Insomma..... JFAP a parte ( ringraziamenti a chi ci lavora ) che come abbiamo appena sentito non risolve i problemi in toto, c'è una possibile strada che porti alla soluzione di questi problemi?

Offline claudio barny

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JFAP a parte ( ringraziamenti a chi ci lavora ) che come abbiamo appena sentito non risolve i problemi in toto, c'è una possibile strada che porti alla soluzione di questi problemi?


Per me no, la tecnologia si modifica in modo più veloce della legge e le disabilità sono talmente varie che una soluzione unica non può esistere.

Offline elpaso66

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Ma se è così "semplice", possibile che non ci sia nessuno che si butta in un mini business?
Qui paiono avere tutti lo stesso problema e nessuno trovi la soluzione.
JFAP a parte ma non per criticare..... visto uno , visti tutti! :-(




La soluzione è semplice e consiste nel chiedere ad uno sviluppatore a caso (per esempio a chi ha fatto Joomla! FAP, che sarei poi io) di fornire/produrre un template accessibile personalizzato. Ma questo non basta, occorre anche essere disposti a pagare questo sviluppatore per il suo lavoro e possibilmente non chiedergli di farlo gratuitamente, che poi ci rimane male.


Questo è anche il modo giusto (dire l'unico dato che di donazioni è meglio non parlare proprio) per finanziare il progetto Joomla! FAP.


Possibile che venga in mente a così pochi?


Per quanto riguarda l'accessibilità in generale, è ovvio che un template non risolve: è condizione necessaria ma non sufficiente. Il fattore limitante è il fattore umano: non è pensabile (oggigiorno, domani chissà?) demandare ad una macchina la validazione semantica e quella in base ai criteri soggettivi, l'accessibilità, quella vera, parte da un serio intervento formativo nei confronti del personale che dovrà gestire i contenuti.
Ma siamo sempre lì: formare il personale costa.


Sul "visto uno visti tutti" direi solo che questo è vero anche per quegli oggetti ormai dimenticati che prendono polvere sugli scaffali, quasi sempre in nero su bianco, con caratteri che si somigliano tutti, li chiamano libri e (a parte alcune eccezioni) di solito non si fa troppo caso al loro aspetto estetico prediligendone il contenuto.


Amara ironia a parte, il fatto che la struttura di un sito sia immediatamente riconoscibile è un ovvio vantaggio per l'utente che si saprà immediatamente  orientare e troverà facilmente e rapidamente quello che cerca. Questo è quanto mai vero per i siti che devono offrire (erogare?) un servizio anche se molti dirigenti nelle PPAA pare non se ne rendano conto (nella migliore delle ipotesi).





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Offline maicolstaip

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Amara ironia a parte, il fatto che la struttura di un sito sia immediatamente riconoscibile è un ovvio vantaggio per l'utente che si saprà immediatamente  orientare e troverà facilmente e rapidamente quello che cerca. Questo è quanto mai vero per i siti che devono offrire (erogare?) un servizio anche se molti dirigenti nelle PPAA pare non se ne rendano conto (nella migliore delle ipotesi).

Questa è da scolpire su pietra e da appendere in ogni ufficio di dirigenza pubblica.
Non si risponde a PM tecnici. Postate sul forum. Grazie.

Offline Giovanni

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Ringrazio Elpaso per la risposta e deve ammettere la mia ignoranza: non avevo inteso ( ma forse non mi era mai passato per la testa di controllare ) che ci fosse la possibilità di interagire "commercialmente" con lui. Io credo che questa sarebbe una buona ipotesi in quanto, come già qualcuno aveva indicato, se si stimolano i dirigenti scolastici con questioni tipo norme e multe diventano in linea di massima sensibili ( a parte alcuni casi è chiaro ). La mia DS non ha opposto resistenza quando le ho parlato di spendere una cifra ( non elevata a onore del vero) per dotare il sito di un template accessibile. Peccato che tale soluzione si sia rilevata incompleta forse anche perchè troppo avanti rispetto alla normativa.
Comunque se e quando vogliono i soldi li trovano.........

Offline elpaso66

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Ringrazio Elpaso per la risposta e deve ammettere la mia ignoranza: non avevo inteso ( ma forse non mi era mai passato per la testa di controllare ) che ci fosse la possibilità di interagire "commercialmente" con lui.


Caro Giovanni, senza polemiche, ma bastava leggere...
https://github.com/elpaso/joomla-fap-25?source=cc#contribuire-al-progetto
https://github.com/elpaso/joomla-fap-25?source=cc#assistenza


Comunque, è vero che non ho mai approfittato di questo forum per farmi pubblicità, anzi direi che questa è la prima volta che più o meno timidamente accenno a promuovere la mia attività. Prometto che non lo farò più.


Però rimango molto perplesso (per non dire deluso) da questo atteggiamento tutto italiano nei confronti degli sviluppatori di software libero, collaboro con alcuni progetti open source internazionali, che campano di donazioni da migliaia di euro e dove è normale che uno sviluppatore che ha contribuito al progetto venga pagato (ebbene si, il vil danaro conserva purtroppo la sua indiscutibile utilità anche per i nobili cavalieri open-source) per delle personalizzazioni o per aggiungere una determinata feature al progetto.


In Italia, con Joomla questo non avviene.


Invece avviene che degli sconosciuti ti telefonino (e non parlo di privati ma di ditte, di gente che a fine mese ha la busta paga) e ti facciano perdere le mezzore al telefono perché non sanno usare Joomla! e pensano che siccome Joomla! è gratuito, perché mai dovrebbero pagare un consulente che su Joomla! ci lavora?


Invece avviene che delle ditte che lavorano anche con Joomla! prendano Joomla! FAP, lo rivendano a un cliente, e ti facciano perdere le mezzore su skype perché sono troppo ignoranti o troppo pigri per capire come cambiare il logo nella testata del sito.


Ora la pianto con i piagnistei (perdonatemeli: è la prima volta in un decennio), torno a lavorare in silenzio, che tanto lamentarsi non serve a niente, e non è neanche divertente.



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Offline Giovanni

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Hai ragione..... ma me ne sono scusato. Di più non so che fare.
Spero di potermi sdebitare in qualche altro modo in futuro.
Io ho un gran rispetto per chi come te riesce a impegnare il suo tempo in progetti come questo che non portano liquido...... e qui ne abbiamo diversi.
Grazie sempre e comunque e abbiate la pazienza di sopportarci!

 



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