Beh, ok, con sviluppo intendevo crescita. Se tutti (più o meno) gli sviluppatori di estensioni chiuse sono 'insorti' contro la posizione del team di sviluppo ( a torto in una prima fase perchè la GPL quello impone) un problema c'è: il team ha risposto: dovete adeguarvi (che in parole semplici si è tradotto, ancora una volta sbagliando, o GPL o niente (o grosse difficoltà per trasformare in stand alone).
Ma qui si torna al solito discorso di come intendere l'OpenSource.
Il discorso di base e':
e' giusto utilizzare del codice che e' stato volutamente sviluppato come completamente libero per creare delle applicazioni chiuse ?
Di fatto si tratta di decidere quanto l'ideologia possa prevalere sul commercio e quanto sia giusto andare contro l'ideologia, compromettendola,
per interessi personali.
Il discorso che faceva Stallman se ricordo bene e' qualcosa tipo:
"fintanto che esistera' una scusa plausibile per adottare del codice chiuso, esistera' chi chiude la conoscenza per trarne profitto".
Per come la vedo io, nessuno obbliga gli sviluppatori ad adottare codice GPL.
Se lo fanno e' perche' quel codice e' particolarmente buono o comodo.
Ma lo e' proprio perche' e' sempre rimasto libero. Quindi se si decide di usarlo, si deve anche capirne ed accettarne l'ideologia.
Altrimenti, si sviluppa per conto proprio senza "rubare" il codice che torna a proprio vantaggio ( rubare in senso lato ).
Io questa la vedo come una limitazione (ma non è che è dettata dalla licenza in sè, bensì dall'uso che ne è stato fatto). Se solo la posizione del team fosse stata quella di prevedere una modifica delle API per l'interfacciamento con Joomla (non dico per il mese prossimo, ma per il futuro), tutto questo can can sarebbe stato ridimensionato enormemente, con buona pace della GPL, del team e degli sviluppatori esterni, nonchè ovviamente degli utenti finali.
Il problema delle applicazioni tipo Joomla e' che non e' ben definito il "kernel" dal resto.
Se usi Joomla ne usi dinamicamente, in un qualche modo, le basi.
A meno di non fare moduli statici richiamati staticamente nel template ... che sono pressoche' inutili.
L'unica e' percorrere la strada inversa.. per cui invece di adattare la propria componente esterna a joomla si adatta joomla alla propria componente.
L'adattamento e' GPL, la propria componente no.
Riassumendo: per un progetto come Joomla, ritengo assolutamente meglio la licenza GPL rispetto a LGPL o MIT (al di là del fatto che ovviamente non può essere cambiata), l'unico aspetto da sistemare (non da poco, ok) riguarda le API (per consentire lo sviluppo di estensioni svincolate dalla licenza).
Quello che servirebbero come il pane per risolvere il problema sarebbero delle API per creare agevolmente dei bridge verso applicativi esterni.
Questo per aggirare i problema, e personalmente non lo trovo molto "etico".
( purtroppo in ste situazioni si usano terminologie un po' forti tipo etico, libero e rubare spero si intenda che non sono nell'accezione comune ma in quella relativa alla situazione ).