Voglio solo esprimere la mia gratitudine a Luca Curatola per le parole che ha scritto;sono un aspirante web designer, nel senso che sto studiando (ma tanto gli studi sono gratis) per aprire (spero) una mia attività (ma tanto aprire una sede è sempre gratis) e Luca ha saputo esprimere, con parole chiare e precise il disappunto di chi progetta soluzioni web per mestiere, dinnanzi a parole così superficiali e vane.
Non ce la faccio più a sentire in giro gente che si stupisce per i webdesigner che si fanno pagare per un sito in Joomla!, tacciandoli addirittura di essere dei ladri. Quasi quotidianamente devo lottare, nel mio piccolo, contro questi preconcetti da idealisiti e moralisti facili; figuriamoci un professionista come Luca.
Luca ha già spiegato benissimo i costi fissi per mantenere un'azienda di web design e quindi non mi dilungo oltre.
Voglio invece porre l'accento su i costi che si è dovuto sostenere per la propria formazione ed istruzione: libri, manuali, tasse universitarie, master, corsi di formazione, ecc. ecc. ecc.
Io sto spendendo migliaia di euro in tasse universitarie non solo per "il pezzo di carta" ma anche e soprattutto per riuscire ad avere quelle nozioni che mi servono per capire cosa c'è dietro un processo costruttivo di un sito, a partire dal design e finendo al codice.
Oppure il nostro moralista pensa che fare un sito sia solo aprire dreeamweaver (gratuito anch'esso, vero?) e buttar giù script?
Tutto lo studio che c'è dietro? Non serve a nulla?
Cos'è che distingue i progettisti del sito della Vodafone da quelli del sito di supercazzolabituamata.com? Solo la bravura a scrivere codice o a far layout super accattivanti? No. Assolutamente no.
Chiudo con la mia idea: non mi preoccupa più di tanto chi pensa così. Perchè per quanto questo tipo di "professionisti" possa affinarsi rimarrà sempre grossoloana e dilettante. E le differenze si vedono e continueranno a vedersi.
L'unica cosa che mi dispiace è che non riescono a capire che chi svende il proprio lavoro arreca un danno a se stesso e ai propri colleghi.
Grazie Luca. E grazie per la segnalazione del sito nokappa (fantastico)