La crtica era rivolta al fatto che chi legge l'articolo nella sua complessità e completezza potrebbe far desistere più di qualcuno dal continuare nello sviluppo dei propri applicativi perchè tanto c'è la pappa pronta.
Un'altro fatto fondamentale, che secondo me viene sottovalutato, è l'incompetenza o semplicemente l'impossibilità economica di chi richiede un sito internet, perchè troppo spesso si protende per il risparmio facendo diventare questo strumento più una presenza su un volantino che una presenza vera e propia sul web. Le classi di siti si distinguono in un ventaglio molto piu ampio rispetto a come vengono definiti nell' articolo
Quello che mi ha spinto a scrivere questo articolo è una considerazione fatta da una mia e-friend (una volta si chiamavano amici di penna) e che condivido pienamente:
... ormai tutti vogliono fare i siti e soprattutto si vantano di saper fare i siti, ma tra il fare un sito personale per gioco e un sito professionale (per esempio per un negozio, una catena di alberghi, un'associazione) soprattutto dinamico e in continua evoluzione (sia di contenuti sia di codice) c'è di mezzo l'Everest (ghiacciato).
Non ci sono solo siti professionali e siti personali, anzi spesso le due categorie si fondono in virtù del risparmio, ne è prova il fatto di trovare molti più siti aziendali sviluppati come siti personali, che tendono a dare solo informazioni e improvvisare una improbabile vendita online.
Un sito professionale come quello che descrivi ha bisogno di una intera redazione alle spalle per esistere, e qui intervengono le webagency, ma i costi sono decisamente alti; un buon sito "personale", all'inizio, puo essere un buon compromesso per inziare a tastare la rete, che dovrebbe, quantomeno, reccogliere un gran numero di dati per decretarne la direzione.
Un buon webmaster freelance che lavora da solo attraversa degli stadi di evoluzione che lo portano ad essere inevitabilmente, come dici tu, un web-tutto, ma questa è una peculiarità di tutti quelli che, alla fine, entrano a far parte di un team: come si puo d'altronde lavorare con altre persone se non conosco i confini della propria sfera?
Per concludere,
l'evoluzione della conoscenza del singolo individuo, che col passar del tempo attraversa stadi differenti e diventa sempre piu articolata e fitta di dettagli, nonche diversa e personale, fa si che vengano a crearsi questi gruppi di lavoro specializzati. Inutile quindi dire che senza gli uni non esisterebbero gli altri.