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Post - AldoWeb

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1
mau_ in linea  di massima, siamo sulla stessa linea.
 
Occupandomi prevalentemente  del rapporto, degli aspetti commerciali del sito, del suo  contenuto in termini  di  comunicazione e marketing, mi trovo spesso a cercare di  mettermi dalla parte del Cliente.
E devo  fare  gli interessi miei e  dell'Agenzia.
Miei significa che il sito, più costa e più  guadagno.
Ma  è  un errore  grossolano giocare al rialzo, mentre punto prevalente alla creazione del  rapporto, specialmente con i  Clienti  di  "primo pelo", facendo affidamente  sulla cura  futura  dei contenuti, della crescita del sito e del Cliente e  complessivamente  sul  valore  globale  del rapporto col lui.
 
Inoltre, se mi trovo  di fronte all'Azienda  che  ha le idee molto chiare anche sui costi, l'attenzione deve aumentare, perchè si rischia  di sentirsi dire di no, senza spiegazioni, cercando invece di puntare maggiormente sul  "valore  aggiunto"  che  possiamo  fornire in termini di servizio.
Spesso, un'Azienda  di  dimensioni  un pò  più che  piccole, ha lo smanettatore in casa.
 
Detto questo, una domanda desidero farla io.
 
L'aumentata potenzialità degli strumenti, con tutti i  vantaggi  legati a prevalentemente all'offerta  di una qualità , servono per  guadagnare di più in meno  tempo o offrire un servizio migliore ?
 
La mia  risposta è:  entrambi.
Chi è  bravo deve  essere pagato per quello che vale, ma senza  perdere  di  vista il mercato e la sua  concorrenza, guardando avanti in termini di crescita del  nucleo  produttore.
Ogni  prodotto  ha il suo prezzo. Senza  esagerare.
Pochissimi settori  hanno  questa  grande  fluidità e il rischio che un  lavoro finito e  consegnato oggi, venga  svilito dopo un mese appena da una nuova applicazione, è alto.
Non è artigianato, ma altissima  tecnologia resa  più semplice, sempre  più  disponibile in basso.
 
AldoWeb

2
La semplificazione e l'automatizzazione delle  tecniche e delle  tecnologie applicative, dal fare un sito, alla gestione  dei server  remoti, siano dedicati,  virtuali o come  ci pare, costringerà gli addetti ai lavori alla scelta del  target.
 
Si assisterà ad una  grande frammentazione del mercato.
E non è escluso che, quello che un cliente prima pagava  100, potrà averlo a 50, identico.
 
C'è un aspetto che la megadimensione non potrà automatizzare:  il rapporto col cliente.
Anzi, più l'azienda è mega, più il  rapporto è automatizzato.
Questo riguarda una enorme fetta di mercato, perchè TUTTI i clienti, la prima volta sono new-entry.
 
Sta  a noi  sapercela  curare.
 
AldoWeb

3
Grande  argomento.
Solita  questione  fra produzione e  distribuzione,  ingrosso e dettaglio, eccetera, in tutti i settori.
Ho delle perplessità a pensare che il mercato del web sia  diverso.
E dato che le grandi case  si  rivolgono sempre al grande mercato, di  fatto, preparano il terreno alla qualità, ma anche alla concorrenza.
 
Faccio  due esempi, uno del mondo della Fotografia, l'altro dell'Informatica.
 
Entrambi  erano in  mano agli specialisti. 
Poi, con la  diffusione di massa  dei mezzi, con la crescita degli appassionati e anche degli smanettatori, è cresciuto il mercato  di massa, ma anche gli addetti ai lavori provenienti dal dilettantismo, poi passati al professionismo.
 
Perchè il mercato del  web  dovrebbe essere diverso ?
Alla produzione di  siti si arriva  da  tante strade, compresa la passione che  si  trasforma professionismo.
Con  la  diffusione dei  CMS si è aperta l'autostrada per le piccole  cilindrate.
 
Il mio non è  un invito a svendere il lavoro, ma a  tenere  conto delle varie spinte concorrenziali.
Fughe che  spaventerebbero le case di hosting ?  ???
Ma mio caro amico, per un re  che scappa, sapessi  quanti  sarebbero pronti a prendere il suo posto.
 
AldoWeb.
 
 
 
 
 
 
 

4
Il rischio è che il mercato  dei prezzi  medio-bassi, venga conquistato dalle  grandi case di hosting.
Sta  già  succedendo.
 
Non è questione  geografica, perchè è proprio dal nord che partono  le  offerte del sito  "chiavi in mano"  per  e-commerce,  per  300-400 euro.
 
Il sito new-entry delle 4  paginette in php, ci sta  bene , dai....
 
Joomla è uno strumento che consente di ottenere risultati professionali in tempi molto ridotti.. ;)

AldoWeb

5
(.... sono politiche commerciali, so di essere fortunato non tanto perchè sono a Milano (peraltro in questo momento sono molto più lontano da Milano di quanto lo sei tu) ma perchè ho lavorato moltissimo per ottenere questo posizionamento....FuturaImmagine )
 
E siamo arrivati al dunque. Le politiche  commerciali e il mercato.
 
E' riduttivo fermarsi ai limiti geografici, pur  con la  loro logica. Io  provengo dalla  grande  distribuzione e la mia scuola di base è stata l'Agenzia  Mario Silvano SpA di Milano e la multinazionale Kodak  di Rochester, degli  Stati Uniti.
Quest'ultima non ha mai puntato sul prezzo, ma sulla qualità e servizio, però ha sempre cercato il segmento di mercato del prezzo medio basso, quello  di  massa, lasciando ad altre meno grandi aziende come  Nikon, Canon, Minolta, ecc, il compito di  produrre e distribuire prodotti ad alto costo, rispetto alle sue  macchinette economiche e facili da usare, che però hanno creato il mercato della  fotografia nel mondo.
E' un esempio di efficiente modello operativo come tanti.
 
Il  mercato del web  è in grande espansione, quindi è una grande  opportunità, che  si presenta a chi vuole lavorare, con innumerevoli scalini. O prezzi da praticare.
Ognuno sceglie il suo scalino, in  funzione delle  sue  capacità  singole o di gruppo.
Se  lo scalino  si sceglie in due, Agenzia e Cliente, allora è una opportunità per  entrambi.
Se l'Agenzia  si arrocca  su una rigida fornitura, sta facendo una scelta che incide sulle opportunità, in termini di sviluppo.
Se  è  un freelance o due, tre amici che lavorano insieme, quindi con risorse limitate  soprattutto dal tempo, le opportunità sono obbligate.
Lo stesso è  per il Cliente, i suoi bisogni, le  sue  dimensioni e possibilità.
 
Ora, se non esistessero buoni  siti da 200-300 euro, allora potremmo anche "tentare" di modulare il mercato, ma esistono e vengono proposti e fatti.
Vuol  dire che il mercato trova il suo compromesso.
 
In tutto  questo  guardo con  simpatia chi si avvicina a questo lavoro, anche  con l'idea di "lavorare moltissimo per ottenere il suo posizionamento", che  vuol dire, inizialmente sapersi accontentare.
Perchè, si possono  raggiungere risultati lavorando poco ?
 
Un caro saluto e  buon lavoro a tutti e per tutti.
AldoWeb
 
 
 
 
 
 
 

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Sono d'accordo sul fatto che... non sei  d'accordo.
Ma  era intuitivo, come già ho  scritto, per  via  delle posizioni diverse.
 
Caspita se un sito  si può fare  dentro i 200-500  euro.
 
Ed  esiste un prezzo per ogni cliente, così  si  ragiona in un'agenzia, perchè  c'è una  persona  che ha  come  incarico quello di  tenere  i  contatti  con il cliente.
E'  l'account-executive, come per le agenzie di  pubblicità: il contatto  fra Cliente  e Tecnico.
Il Tecnico non può essere distratto dal  groviglio  che hai descritto nel  "non fare".
 
E'  diverso se una persona lavora da  sola o quasi, se deve  cioè ottimizzare il suo  tempo.
Ovvio che sceglie un target più  idoneo alle sue esigenze. E fa  bene.

Questo nostro  scambio rispecchia due  posizionamenti che non sono personali, ma  di  due modalità operative entrambe esistenti, allo stato attuale, quindi innegabili.
E allora perchè non farle coesistere  nello stesso ambiente  professionale ?
Il risultato sarà avere più siti sul web, più clienti potenziali per siti più costosi, che preparano il terreno, per la  crescita professionale sia di cliente che w.master.
 
Più  lavoro  per tutti, anche  per  i ragazzi che stanno imparando  photoshop.
Se un web-master bravo e preparato vuole allargare la sua  piattaforma operativa, prima  o poi dovrà assumere una posizione più vicina ai clienti che  vogliono spendere poco.
 
15 anni fà, un sitarello in HTML di  e-comm, che  impegnava un mare di lavoro, costava anche  7-8 milioni. Prezzo scontato  Smau.
Oggi è possibile, grazie a nuove ed efficienti piattaforme, proporre un lavoro più che superiore, con costi vicini anche agli occhi smarriti di una  giovane  coppia che sta  aprendo un negozietto  di bigiotteria.

Ciao. Si  capisce  che sei  bravo.
Buon lavoro.

AldoWeb
 
 
 
 
 
 
 

7
Ansia ?
Miei cari amici ( non nel senso che state alzando i prezzi   ;D  ), ecco che sta emergendo non solamente la  figura del Web Master e di come  vuole che il cliente si comporti con lui, ma una serie di parametri del  rapporto fra Agency e Cliente.
 
Questo lavoro non è  nato perchè voluto dal mercato, ma  perchè proposto all'inizio dagli addetti ai lavori, dai  guru,  come derivazione dell'informatica  pura, della programmazione.
Potevano imporre qualunque cosa.
E' in una  fase  successiva che il Cliente, cogliendone le opportunità, ha  cominciato a  trasformare l'offerta in Mercato.
A questo punto le regole  sono diventate  bilaterali e, a parte le  modalità tecniche di esecuzione, tutto  ciò che  gira intorno ad un buon sito, segue  le regole del Web-Marketing puro, delle Tecniche e della Psicologia della  Vendita  e della Percezione, certamente amplificata e adattata al mezzo.
 
O  si rispetta questa  bilatelarità, o si rischia di dimenticare che  il 98 % del mercato è oggi, ancor più facile da soddisfare grazie ai CMS, ecc.
 
Posso solo invidiare FuturaImmagine perchè mi sembra  di capire  che è in  grado, sia per conoscenza che per  mercato, si selezionare i suoi clienti, ma non perdo  d'occhio chi si avvicina a questo lavoro e chi, come cliente, potrebbe essere spaventato dall'idea  di un progetto per lui apparentemente costoso e non gestibile.
 
Insomma, la mia posizione è che deve esistere un prezzo e un lavoro per qualsiasi cliente.
 
E se non si ha il tempo di analizzare in maniera  bilaterale i bisogni e soddisfarli, significa che un'agenzia sta perdendo una opportunità  per crescere.
Oppure va  bene per quello che fà.
 
Un caro saluto.
AldoWeb
 
 
 

 
 

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E' chiaro che è un  articolo ben fatto, ma che  si occupa  prevalentemente degli aspetti  tecnici nella relazione  col  cliente.
 
Inevitabilmente ci si scontra  contro la  realtà della scelta:
DECIDO DI LAVORARE  O NO PER QUESTO CLIENTE O PER  QUESTA  CATEGORIA  DI CLIENTI ?
 
La risposta è legata a tanti parametri, fra i quali,  territorio, concorrenza, risorse umane dell'agenzia.
E la scelta precedente  dell'agenzia, sulla tipologia  di cliente da scegliere.
( Beato chi se lo può permettere).
 
Se si risponde di no, l'articolo è perfetto.
Se invece si risponde di si, un anello dell'agenzia  è quello dei rapporti  col cliente.
 
Il cliente tipo, sulle "cose da  non fare", potrebbe rappresentare il 98 %  di un mercato in velocissima ed imprevedibile evoluzione.
Lo stesso cliente preso con pazienza  con mano, potrebbe in pochissimo  tempo , passare  nella  categoria delle  "cose  più che  da  fare".

Ovvio  che si capisce che  ragiono  più  da "markettaro"  che  da  tecnico.
Un caro saluto.
 
AldoWeb
 
 

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