Ormai sono giorni che dedico alla questione cookie e sono arrivato alla conclusione che - contrariamente a quanto affermato da alcuni in questo thread -
nella maggioranza dei casi i cookie di terze parti vadano bloccati finché il visitatore non dia il consenso esplicito.
L'ho dedotto sia dal provvedimento del Garante della Privacy (nonostante le
palesi ambiguità), sia dal "kit per l'uso" pubblicato recentemente col consenso dello stesso Garante, sia da svariati siti internet europei (ma non italiani) che in questi giorni ho visitato per saperne di più su questa bega.
In quanti si sono adeguati finora a tutto ciò?
Non lo so, ma personalmente non ho trovato un solo sito che inglobi "plugin sociali" (Facebook, Twitter, Google+) o video (come YouTube tramite "iframe") che sia in regola con questi principi.
In altre parole, la maggior parte dei siti che inglobano video, pulsantini vari, plugin sociali, calendari Google o altri servizi esterni inseriti tramite "iframe", sarebbero tutti da modificare pesantemente per poter esser davvero in regola.
Quindi il plugin di cui si discute in questo thread può essere utile, ma solo in un limitatissimo numero di casi. Sicuramente è meglio "
EU e-Privacy Directive", ma anch'esso non può arrivare a far tutto, specie se - ad esempio - abbiamo un riquadro di Google Calendar inserito con iframe (a meno che non sia inserito tramite modulo, ma a quel punto sorgerebbero ulteriori problemi per chi utilizza la cache delle pagine).
Una delle poche notizie positive è che YouTube mette a disposizione un metodo per evitare il rilascio di cookie (la chiamano "modalità privacy avanzata" e in soldoni viene sostituito il dominio youtube.com con youtube-nocookie.com), almeno finché non si avvia il video. Quindi anche con una semplice modifica a eventuali plugin installati si potrebbe ovviare a questo specifico aspetto.
Concludendo, ho provato a cercare anche qualche soluzione "miracolosa", basata magari su javascript, ma quel paio che ho trovato comportano comunque una modifica degli script del sito che generano cookie e, in ogni caso, pare non possano fare nulla con i "biscottini" inviati da terze parti tramite iframe.
Insomma, ci troviamo di fronte a una situazione in cui il 3 giugno sarà in regola, ben che vada, solo lo 0,1% dei siti internet.