Perché questo astio nei confronti della comunicazione apparsa oggi su joomla.it dove si annuncia l'acquisto del sopracitato sito da parte di Colt Engine alias Marco Mangione?
Perché tutto questo timore di cambiare e tutte quelle accuse di agire solo a scopo di lucro (che brutta parola!)?
Eppure Marco Mangione non è un finanziere d'assalto senza scrupoli, di quelli che acquistano aziende decotte per rilanciarle e poi rivenderle al miglior offerente, tagliando fra i dipendenti e pensando solo a fare cassa.
Anzi è persona ben conosciuta all'interno del mondo joomla e non si può certo dire che non si sia speso in prima persona per sostenere il progetto. Da anni è tra i più grandi sponsor del Joomladay, ospita joomla.it sui suoi servers, ha creato un'estensione gratuita per mantenere aggiornate tutte le installazioni di joomla ed altra attività che lo annoverano comunque fra i sostenitori del progetto, concretamente sostenitori.
Ai moralisti a senso unico che obietteranno che sicuramente “l'ha fatto per scopo di lucro”, io dico invece che l'ha fatto anche attendendosi un riscontro economico positivo dall'investimento monetario sostenuto, cosa giusta e sacrosanta.
Nel comunicato si fa chiaro riferimento al mantenimento della struttura in regime di No Profit, si rassicura che le attività rimarranno le stesse e che anzi verranno potenziate, che ci saranno positive novità e attività volte a far crescere la diffusione del nostro amato CMS in Italia e nel mondo.
Ma tutto questo sembra non bastare e sono piovute molte critiche.
Perchè?
La mia opinione personale è che gli utenti hanno avuto la sensazione di essere stati messi al corrente di tutto a giochi fatti, senza aver potuto dire la propria. Un difetto di comunicazione, diciamo, non voluto, ma che ha provocato del risentimento, anche se le intenzioni secondo me erano le più buone.
Lo dico sempre io che la forma è tutto nella vita!
Il messaggio che è arrivato alla community, sintetizzando, si può riassumere così:
“Ragazzi, da oggi il pallone è mio e giocheremo in questo modo che adesso vi espongo e che comunque abbiamo già deciso.”
Mentre la community si sarebbe aspettata ed avrebbe apprezzato molto un messaggio così strutturato:
“Ragazzi, ho comprato un pallone nuovo, vogliamo giocare insieme?”
Ecco, secondo me il problema è stato tutto qui.
E lo confermano anche i successivi post della Redazione che smentiscono gli scenari più catastrofici e rassicurano sulle buone intenzioni del nuovo team.
Personalmente non ho motivo di non crederci e voglio pensare positivo, nell'ottica di un rilancio di Joomla che avrebbe effetti positivi su tutta la community. Il nostro amato CMS, che io continuo a considerare una spanna al di sopra di tutti gli altri, lo meriterebbe proprio.
Quindi direi di dare fiducia a Colt Engine ed a Marco Mangione, seguendo attentamente gli sviluppi del progetto e contribuendo con suggerimenti e critiche costruttive ove necessario, come deve fare una community degna di questo nome.
E' solo in questo modo che si può evitare che il progetto Joomla prenda una strada che non vogliamo, ma sono sicuro che qui nessuno vuole male al nostro caro Joomla.